Manu Rotondo in riva al Ticino

Manu Rotondo in riva al Ticino

Emanuele Rotondo
«Per ritirarmi c’è sempre tempo. E il momento non è ancora arrivato». Emanuele Rotondo, 34 anni da compiere il prossimo novembre, non molla nemmeno quest’anno, continua a sentirsi un giocatore di basket di alto livello e sta vivendo una seconda vita cestistica rimandando a data da destinarsi un futuro da avvocato e coach del settore giovanile. Da inossidabile bandiera della Dinamo a veterano che gira l’Italia offrendo alle squadre esperienza (siamo alla stagione numero 19), sapienza cestistica e anche un po’ di canestri perché certi vizi non si perdono mai.
Lo scorso anno un girone di ritorno a Livorno in Legadue, compagno di squadra del nuovo americano del Banco Marcelus Kemp («Un attaccante fortissimo, completo») nell’ultimo anno di vita di una piazza storica malinconicamente cancellata dal basket di alto livello. Quest’anno a Castelletto Ticino, in serie A dilettanti, in un gruppo che dopo aver sfiorato la promozione ha deciso di riavviare un ciclo e aveva bisogno di qualcuno che sapesse dare ai giovani l’esempio di come si vive in una squadra di basket: «Non potevo trovare di meglio in questo campionato - commenta Emanuele Rotondo -, sono felice di poter vivere una nuova esperienza. Non mi sento pronto per smettere, credo di avere ancora qualcosa da dire e quando è arrivata questa opportunità ho firmato subito. So che giocherò per una società seria e ambiziosa, trovo un campionato difficile e impegnativo. In Legadue c’erano poche opportunità e quasi tutte nel sud Italia, sistemazioni che comunque non mi andavano bene dal punto di vista logistico. Va benissimo Castelletto, è una bella città e una buona piazza, mi ricordo anche le sfide da avversari qualche anno fa in Legadue e avevo avuto una bella impressione del pubblico».
Per il miglior marcatore di sempre della storia della Dinamo, andato via due stagioni fa all’inizio dell’era di Demis Cavina, è l’opportunità di allungare la carriera e chiuderla dignitosamente dopo migliaia e migliaia di punti segnati con la squadra della sua città in Legadue e A dilettanti. Lo scorso anno, dopo la poco fortunata parentesi alla Silver Porto Torres, Emanuele Rotondo aveva trascorso l’estate e l’autunno allenandosi da solo, aspettando la chiamata giusta e senza mollare mai con la testa, sentendosi sempre un giocatore competitivo nonostante il momento contingente poco felice: «Quest’anno comincio subito, faccio in tempo a vedere i Candelieri e poi comincerò ad allenarmi. L’appuntamento a Castelletto Ticino è per il 16, ho avuto dei contatti molto positivi con la mia nuova squadra e con la nuova dirigenza. Sono felice di poter tornare in campo e lo faccio sapendo che ho qualcosa da dare». Roberto Sanna
Rassegna stampa del 04-08-2009
Fonte: La Nuova Sardegna

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