Osimo riammessa, adesso è tutto da rifare
L'OPINIONE DI BOLOGNABASKET
Chi era abituato alle beghe di serie A, quando si discuteva di extracomunitari, quote italiani, facendo un giorno bianco e un giorno nero, poteva sperare che scendendo di categoria ci fosse, se non altro, un mondo dove non vincessero le lotte di cortile, ma un po’ di buon senso. Così non è, e la Fortitudo – che già altri problemi ha – si è trovata, suo malgrado, ad essere pietra dello scandalo di una lotta tra LNP e FIP nella quale, l’unica colpa, è stata quella di essere stata paracadutata, forse in modo forzato ma legittimo, in un mondo dove ripescaggi e riammissioni, ogni estate, hanno i titoloni dei giornali. La notizia è che la Giudicante ha accolto il ricorso di Osimo, riammettendola di fatto nel campionato di A Dilettanti. “E’ la vittoria di Osimo e della LNP, dato che non c’era mai stata una rinuncia al campionato” dice il presidente Drocchi, che forse dimentica che nessuno aveva puntato la pistola alla tempia dei marchigiani quando scrivevano cercate qualche altro, noi non ce la facciamo e, con comunicato stampa del 18 luglio, addirittura ufficializzano la propria partecipazione alla C senza fare polemiche, anzi segnalando che “Tale sofferta decisione scaturisce necessariamente dopo aver verificato a più riprese l’impossibilità di reperire le ingenti risorse necessarie per allestire un dignitoso campionato di serie A dilettanti. Ci prepariamo a vivere una nuova realtà che dovrà privilegiare necessariamente i ragazzi osimani e la salvaguardia economica della società, che è il bene più prezioso da difendere”. D’altra parte, cambiare idea non è un peccato, ed è legittimo. Errato, però, far passare il messaggio che qualcuno abbia voluto far fuori appositamente la Robur per fare spazio ai blasonati scesi dal professionismo. Magari creando una sfida tra Osimo e la Fortitudo, facendo passare i primi come gli sfrattati e i secondi come gli usurpatori: alla F, sinceramente, interessa giocare, che poi accanto ci siano 13, 15, 25 squadre, poco conta. La Giudicante, composta da arbitri federali, ha sbugiardato la FIP stessa, e ora tutto quello che era stato deciso nei giorni scorsi va a escort. Niente più calendari, e questo è il minimo, ma soprattutto gironi da rifare. Perché, in questo momento, dentro ce ne sono 29: che fare, quindi? FIP e LNP nei prossimi giorni si sentiranno, e le ipotesi non sono poi tante. Sperando che la Lega, con la pancia piena, sia contenta del reintegro osimano e non chieda ulteriori teste (se veramente l’obiettivo era reinserire la Robur, e non uccidere la Fortitudo, ora dovrebbero essere contenti), ora si dovrà ricominciare da capo. 15+14, adesso, e difficile che resti così, anche perché sarebbe assurdo un calendario diverso tra girone e girone, e soprattutto è assurdo che un girone giochi più partite, dato che alla fine, negli incroci playoff, il numero di vittorie complessive avrà un suo valore. Per cui la quale, si può ipotizzare un 15+15, andando a pescare un’altra squadra (Capo D’Orlando?), o salire al 16+16 che la A Dilettanti vorrebbe, e che la FIP osteggia. Se ne saprà a breve, mentre la Fortitudo in questi giorni sta anche cercando di mettere in piedi un barlume di squadra, tra le difficoltà di chiudere le antiche pendenze e quelle legate alla poca disponibilità di giocatori in giro. Molto vicini Lamma e Muro, in ribasso Matteo Maestrello, Bologna proverà a tenere a roster uno tra Fucka e Cittadini, mentre il sogno proibito resta Silvio Gigena, uno che solo due mesi fa era decisivo nella promozione in A di Soresina. Un giorno, magari, si potrà tornare a parlare di basket giocato. Speriamo. Enrico Faggiano
FONTE: www.bolognabasket.it
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