SPALLE AL MURO… NIENTE RECRIMINAZIONI, SERVE UNA PROVA DI CARATTERE


SPALLE AL MURO… NIENTE RECRIMINAZIONI, SERVE UNA PROVA DI CARATTERE

2-0 e palla al centro: purtroppo le due vittorie hanno preso la strada statale Vigevanese. Non c’è “via di ritorno” direbbero gli americani della Nba. Per evitare di essere spazzati via dai playoff, traguardo strameritato in stagione regolare, l’Intertrasport dovrà ritrovare martedì la grinta della squadra vincente che ha concesso nulla, o quasi (leggi Jesolosandonà) sul parquet del PalaFacchetti… Altrimenti, tutti a casa e luci spente. Una possibilità a cui nessuno vuole pensare, cui nessuno può credere conoscendo allenatore, giocatori, staff e dirigenza.
Il momento è difficile, inutile nascondersi dietro un dito. Concessa gara-1 a Vigevano, sembrava di rivedere la serie dei quarti contro Castelletto, non è riuscita la “magata” di espugnare il bunker del PalaBasletta, vero fortino da deserto (leggi la sauna regolare per spettatori, tifosi e c. che hanno fatto il pieno al palasport lomellino), nonostante la “svolta” tattica messa in atto da Lino Frattin. I senior steccano l’appuntamento? Dentro le cosìdette “seconde linee” e l’aspetto positivo è che sono stati proprio loro, citiamoli a peritura memoria di chi li considera solo per il “garbage time” (sempre per essere in tema Nba): Daniele Demartini, Tommaso Milani, Gabriele Zanella e Matteo Da Ros, che insieme a Davide Reati (titolare con i galloni conquistati a furor di prestazioni), a ricucire lo strappo che i titolari erano riusciti a prendere. Macinando punti su punti, con una difesa più concentrata rispetto a quella vista sino ad allora, era il quarto periodo, i baby biancoblu hanno portato Treviglio a -3 e palla in mano. Non è riuscito il colpaccio, purtroppo, ma da lodare è l’impegno profuso mentre i compagni dalla panchina stavano storditi ad assistere.




Grande lezione quella impartita dal coach alla squadra: per competere nei playoff serve il talento, serve l’esperienza, serve il “nome”, ma non è sufficiente. Serve il cuore, serve buttare il cuore oltre l’ostacolo e “quel” quintetto ha interpretato al meglio il concetto. E’ mancato il colpo del ko… sarebbe stato, forse, meritato, ma ingeneroso per la prestazione di una Vigevano che sembra crederci di più. Sarà per il fatto di partire da sfavorita dei pronostici, ma si sa, i pronostici sono fatti per essere sconfessati. Ed è per questo che ci suona stonato, sul 2-0 per la Miro Radici, suonare le campane a morto prima che il cadavere sia… freddo.
Le cifre, punti, rimbalzi, assist etc etc lasciano il tempo che trovano a questo punto. Martedì è un altro giorno, non sarà facile recuperare le forze per scendere di nuovo in campo contro Bertolazzi e compagni, ma bisogna farlo e questa volta servirà l’apporto di tutti e dieci… undici se vogliamo metterci la curva (tra l’altro presente in folto numero a contrastare nel tifo la “Salonicco” vigevanese). Pile scariche o questione mentale da risolvere? Giriamo il quesito allo staff Intertrasport che il polso della squadra l’ha sott’occhio giorno dopo giorno, ora dopo ora. Mollare senza lottare non è da Treviglio, non è da squadra che sino a pochi giorni fa veniva additata tra le favorite al salto in LegaDue. Solo un sogno irrealizzabile? No! Non vogliamo crederci… vogliamo pensare che la debacle domenicale sia stata un giro a vuoto durato da… giovedì a domenica. Martedì è un altro giorno e seppure sarà il 5 maggio, data che fa tremare alcuni (leggi tifosi dell’Inter che la maledicono per ovvi motivi…) ci piacerebbe che per l’Inter…trasport sia il giorno del rilancio e non la “Caporetto” che, sotto il Po, in tanti altri si augurano diventi.
Forza Intertrasport, forza Treviglio! Fino alla fine…

STEFANO RIVOLTELLA

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