VITTORIA SICUREZZA CON CREMONA


VITTORIA SICUREZZA CON CREMONA: AI PLAYOFF E’ SFIDA A CASTELLETTO TICINO

Non è stato semplice chiudere la stagione con l’ennesima vittoria al PalaFacchetti. L’Intertrasport ce l’ha fatta, fiaccando nel finale una volonterosa Witor’s Cremona, destinata a giocarsi la salvezza ai playout. Tutt’altre le prospettive trevigliesi. Con la vittoria di Forlì a Jesolo, i biancoblu confermano la seconda piazza nel girone A (a pari punti con i romagnoli, ma con la differenza canestri sfavorevole) e se la dovranno vedere nei quarti di finale playoff con la “mina vagante” Castelletto Ticino, piazzatisi al settimo posto dopo il successo casalingo con Lumezzane (giunta ottava). Sarà una sfida difficile, anche se la ex squadra di coach Cece Ciocca, esonerato a stagione in corso, dovrà fare a meno del “vichingo” Prelazzi, il pivot argentino out per un mese a causa della frattura di un dito.
Treviglio arriva alla prima serie con il fattore campo favorevole e con la consapevolezza che la squadra è prolifica (90 punti segnati a Cremona), anche se la difesa ha concesso troppo (85 punti alla Juvi dell’applauditissimo ex Enrico Degli Agosti).
Il match con la Witor’s è viaggiato sul filo dell’equilibrio per 39 minuti; a sprazzi i cremonesi hanno messo la testa avanti trascinati dalla classe dell’over 40 Paolo Conti (20 punti), giocatore dal lignaggio di serie A, dalla classe di Ryan Bucci (21 punti con 3/3 da tre punti) e dalla solidità di Andrea Conti e del playmaker Quaroni. L’Intertrasport ha concesso troppo, soprattutto a cavallo tra i due tempi, ma quando la palla conta e finisce nelle mani di gente del calibro di Rossi, 19 punti con 8/9 dal campo, Reati, 19 punti e 4/8 da tre con la tripla del decisivo vantaggio nel finale, Guarino, 17 punti, 8 assist e la penetrazione più “velenosa” della partita, Gamba o Zanella, Demartini o Raschi… il risultato è in cassaforte. Due punti servivano come l’oro per evitare di scivolare al terzo posto e così è stato. Anche senza Da Ros, l’ala forte milanese è stato fermato dall’influenza, Treviglio ha saputo sfruttare il match point. Peccato che da Jesolo non sia arrivata la notizia che tutti i tifosi trevigliesi si attendevano. Forlì ha espugnato il palazzetto veneziano, dimostrando di meritare la leadership del girone per la continuità con cui si è espressa nell’arco di tutto l’anno.




Ora però tutto si azzera, i playoff sono un campionato a parte. Passate le festività pasquali bisognerà concentrarsi sul nuovo obiettivo: superare il turno con i gialloblu di Castelletto augurandoci che bastino le gare di domenica 19 aprile e giovedì 23, senza dover ritornare al PalaFacchetti domenica 26. Non sarà dello stesso avviso la società del Lago Maggiore: tra le fila castellettesi elementi del calibro di Parente, Becerra, Masieri, Caprari, Giadini e l’ex trevigliese Baldassarre hanno tutte le carte in regola per non far dormire sonni tranquilli a coach Lino Frattin e al suo staff.
Conterà la voglia di andare avanti, conterà la fame di vittorie, conterà l’ambizione di salire al… piano superiore. Tutte caratteristiche che l’Intertrasport ha sempre dimostrato di avere in questa stagione.
Questo lo schema dei quarti di finale playoff:
Forlì-Lumezzane
Casalpusterlengo-Omegna (le due vincitrici delle serie si troveranno in semifinale)

Treviglio-Castelletto Ticino
Vigevano-Fidenza (le due vincitrici delle serie si troveranno in semifinale)









INTERTRASPORT TREVIGLIO – WITOR’S CREMONA 90-85
(parziali: 25-21, 15-16, 26-25, 24-23)
Treviglio: Guarino 17, Reati 19, Raschi 12, Gamba 6, Rossi 19, Demartini 6, Planezio, Milani, Zanella 11, Gotti n.e. All. Lino Frattin
Cremona: Quaroni 11, Bucci 21, Cristelli 8, A Conti 16, P. Conti 20, Grilli 5, E. Degli Agosti 4, Negri, Trovati n.e., Sartora n.e. All. Adriano Furlani.

STATISTICHE – Treviglio: 22/38 da due, 11/28 da tre, 13/18 ai liberi; 36 rimbalzi (24 dif., 12 off); 18 palle recuperate, 16 perse; 14 assist. Cremona: 23/40 da due, 10/21 da tre, 9/16 ai liberi; 31 rimbalzi (23 dif., 8 off.); 16 palle recuperate, 18 perse; 11 assist; 2 stoppate fatte.

STEFANO RIVOLTELLA

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