3/11/2008:PRESENTAZIONE JESOLO


INTERTRASPORT: EVITARE L’INSABBIAMENTO CON JESOLOSANDONA’

Terapeutiche e curative: nelle decadi passate erano in molti a sottoporsi alle sabbiature per recuperare da infortuni e curare i malanni. Jesolo, nel campo, è stata ed è sicuramente una delle mete italiane più rinomate. Le sabbiature servirebbero anche all’Intertrasport, almeno alla sua brutta copia vista in campo domenica a Forlì, ma senza esagerare. Si corre il rischio di restare… insabbiati nella “pancia” di una classifica che si sta gonfiando di pretendenti al salto all’insù. Un’eventualità da evitare assolutamente e la squadra di Lino Frattin ne è cosciente. Capitolo Forlì chiuso all’indomani e sotto con allenamenti e concentrazione in vista della sfida di domenica al PalaFacchetti. Uno scontro che non è un inedito per la pallacanestro trevigliese, che nei sui 37 anni di storia ha incrociato la strada con la società veneta San Donà di Piave per due stagioni (1983/84 in serie B e 1993/94 in B2) ottenendo quattro successi in altrettanti incontri. L’attuale sodalizio è nato proprio dall’unione tra Basket San Donà e Jesolo Basket.

Quale il rischio maggiore per capitan Gamba e compagni? Sottovalutare il quintetto allenato da coach Russo, una matricola della categoria è vero, ma con giocatori che la A Dilettanti (o B d’Eccellenza) la conoscono bene, l’ex Bergamo Filippo Volpato e il play Fabio Fanchini ex Riva del Garda su tutti, e giovani già pronti per recitare da protagonisti: Donato Cutolo, Riccardo Truccolo e Riccardo Casagrande. Tra le fila di Jesolosandonà c’è anche l’ex di turno. E’ l’ala di 203 centimetri, classe 1977, Enrico Salvador che ha vestito la canotta trevigliese nel campionato di B1 stagione 1998/99. Chi lo ricorda è un vero appassionato del basket nostrano!

Altro rischio da evitare? Considerare i due punti in classifica dei veneti, ottenuti domenica scorsa contro la più quotata Ozzano, un bottino che fa di Jesolosandonà la vittima sacrificale alla “resurrezione” biancoblu. La vittoria dovrà essere guadagnata sul campo, ripartendo dalla compattezza di un roster che ha tutte le possibilità per rimettersi subito in carreggiata. A rispondere “presente!” dovrà essere dapprima la difesa, troppo molle in terra emiliana tanto da favorire il centello (e passa) alla VemSistemi, subito dopo l’attacco. “Una squadra che tira più di 20 volte da tre punti ha qualche problema” sosteneva un famoso coach NBA; se il suo giudizio tattico è da considerarsi valido cosa dovrebbe dire Lino Frattin, che domenica ha visto la sua di squadra tentare 36 bombe, mettendone a segno 14 (il 39%), andando solo 28 volte all’assalto della retina avversaria (contro i 46 tentativi di Forlì)? Contro Jesolosandonà servirà invertire la tendenza: più palloni per Rossi, Zanella e Da Ros sotto le plance, così da far capire subito che Treviglio è viva più che mai, la tempesta è passata… domenica è previsto solo dalle parti del PalaFacchetti.

STEFANO RIVOLTELLA

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