INTERVISTA A PATRICK BALDASSARRE
E’ passato quest’estate dalla formazione nostrana della BluBasket Treviglio alla Nobil Castelletto Ticino allenata da Cece Ciocca . Patrick può ricoprire i ruoi di ala piccola e ala grande ,sfruttando la sua grande fisicità . Uscito dal settore minibasket di Ranica , gestito da Terry Pezzotta , per un breve periodo ha provato a Torre Boldone per poi cominciare il suo iter giovanile presso l’allora Basket Bergamo ’92 . Giovanissimo ha poi provato l’esperienza lontano da casa all’Olimpia Milano per poi divenire oggetto del desiderio della Benetton Treviso .Qui nel 2003-2004 conclude la sua attività giovanile , con qualche presenza in panchina anche in Eurolega e in Serie A. Il primo anno da titolare in una compagine senior lo svolge a Roma , con il College Italia ,in B2. Alla seconda stagione a Roma viene eletto il miglior giovane del campionato.Approda quindi a Treviglio dove in due stagioni si guadagna sempre più spazio in campo , sino alla chiamata in azzurro nella Nazionale della Lega Pallacanestro , allenata da coach De Raffaele , con cui svolge una tournèe in Usa .
Patrick Baldassarre
Ruolo: ala
Altezza: 200
Data di Nascita: 03/05/1986
Luogo di Nascita: Sion (CH)
Come spesso capita a molti giocatori , gli addetti ai lavori vedono in te un’ala piccola , cioè un giocatore perimetrale mentre per altri del settore il tuo ruolo più proficuo in campo è quello di ala forte , cioè da numero 4 del basket moderno . Tu come ti vedi ?
Mi piace giostrarmi in tutti e due in ruoli...quest’anno infatti gioco indipendentemente nelle due posizioni. Sono a completa disposizione della squadra e dell’allenatore. Personalmente sono un giocatore che ha molta energia, e in questi ultimi anni ho lavorato molto dal punto di vista tecnico per aumentare il mio bagaglio personale pertanto mi ritengo in grado di ricoprire tutti e due i ruoli.
Partiamo dagli albori. Minibasket a Ranica , un breve scorcio a Torre Boldone , i primi campionati giovanili da Germano nel Basket bergamo ‘92 .Parliamo di un età in cui il basket è solo divertimento , è tessere amicizie a volte che durano una vita , è goliardia . Cosa ricordi di quel periodo e hai ancora buoni rapporti con qualcuno dei tuoi ex compagni-amici ?:
Grazie al basket ho avuto l’occasione di viaggiare molto e quindi anche di conoscere tante persone. Con alcune ho legato e siamo diventati grandi amici, uno dei miei migliori amici infatti l’ho conosciuto ai tempi del minibasket.
Di quel periodo ho tanti bei ricordi, in fondo grazie al basket sono cresciuto anche come persona.
Poi molto giovane sei partito da casa per cominciare un’esperienza che ti formasse come giocatore.A livello umano quali difficoltà hai dovuto sorpassare e consiglieresti questo iter ai ragazzi che sognano di diventare grandi campioni ? :
Sono andato via a 15 anni, e ammetto che all’inizio soprattutto i premi mesi è stato difficile ambientarsi alla nuova sistemazione, allontanarsi dalla famiglia e dagli amici non è stato facile…
Però con il passare del tempo come in tutte le cose ti abitui e cominci anche ad apprezzare la “libertà” che acquisisci vivendo da solo.
La Ghirada a Treviso è uno dei centri sportivi più moderni e più funzionali.Che tipo di attività hai potuto svolgere qui dal punto di vista tecnico e atletico?
In Ghirada avevamo l’opportunità di giocare a basket quando volevamo, oltre che alla palestra sempre a disposizione, di fronte hai nostri appartamenti cerano 2 campetti di basket, in più dal punto di vista atletico avevamo sempre un preparatore che ci seguiva in caso di infortunio o semplicemente se dovevi migliorare dal punto di fisico.
Hai passato due anni a Vigna di Valle (Roma) , allenato da Andrea Menozzi , giocando per il College Italia , il progetto nato dalla collaborazione fra la Federazione Italiana Pallacanestro e l’Aeronautica Militare per valorizzare i migliori giovani . Come valuti questa esperienza ?
Una bellissima esperienza, respiravamo basket dalla mattina alla sera, avevamo più o meno tutti la stessa età e abitavamo tutti insieme divisi in camerate da due persone, quindi anche quando finivi di allenarti non t’annoiavi mai…il primo anno è stato indimenticabile…
Con te c’erano anche l’orobico Coronini , il talentuoso Evangelisti , Prandin e molti altri ragazzi che hai poi ritrovato da avversari nel corso della tua carriera .Qual’ è il tuo coetaneo che nelle giovanili ti ha dato più filo da torcere come avversario e quale il compagno di squadra più forte con cui hai giocato ? :
Come mio coetaneo l’avversario più duro da marcare è stato sicuramente Marco Bellinelli, mentre il giocatore più forte con cui ho giocato è stato Bruno Cerella quest’estate in nazionale under22.
3 anni fa invece sei tornato a Treviglio , quindi sostanzialmente a casa .Da miglior giovane della B2 con grande intraprendenza ti sei guadagnato in due stagioni il posto in quintetto in un campionato molto tecnico come quello di B1. Cosa hai dovuto migliorare ?:
Penso che uno dei miei più grandi limiti sia quello della concentrazione, il fatto di rimanere intenso per tutto l’arco dell’allenamento è importantissimo, e solo negli ultimi 3 anni ho cercato di cambiare mentalità, e di conseguenza di lavorare anche sui fondamentali.
Adesso mi rendo conto d’essere maturato molto come giocatore, durante il gioco cerco di studiare il mio avversario e reagire di conseguenza per cercare di mandarlo in crisi facendo le scelte migliori sia in attacco che in difesa.
In due stagioni a Treviglio il tuo bagaglio tecnico,fisico e di esperienza si è certamente arricchito . A livello umano che tipo di esperienza è stata ?:
Compagni e amici come Gamba, Chiragarula, Guarino e Gori, e coach Raffa Martini mi hanno aiutato molto…facendomi riflettere su alcuni aspetti del mio carattere che con il tempo ho cercato di limare.
Il ricordo sportivo più bello e quello più brutto dei due anni con la BluBasket :
Il ricordo più bello è stata la vittoria a forlì di un punto durante i quarti di finale dell’anno scorso, il più brutto è stata l’eliminazione contro Trapani nella finalina per salire in serie A2.
La tua estate è stata ricca di impegni. Con la Nazionale della Lega Pallacanestro un bel viaggio in America con diverse partite amichevoli. Contro che squadre avete giocato ?:
Varie selezioni del Nord America, la nazionale canadese,e quella della Repubblica Ceca.
Hai trovato molte differenze con il nostro tipo di basket ?:
A livello fisico sono su un altro pianeta, mentre dal punto di vista tecnico e tattico non ho trovato moilta differenza.
Qualche giocatore americano da segnalare ai talent scout ?:
Baldassarre Patrick. Aahhaahahaha.
Sempre quest’estate le voci di mercato ti davano a Casalpusterlengo. Proprio quando sembrava fatta per proseguire a Treviglio invece è arrivata voce del tuo trasferimento a Castelletto . Quali le motivazioni che ti hanno spinto a cambiare ?:
Bella domanda….a Treviglio sono stato benissimo, ma dentro di me sentivo che era meglio cambiare, e quindi ho optato per Castelletto dove ho ritrovato Cece Ciocca e una società che ha molta voglia di fare...
Tra i tanti allenatori che hai avuto sinora , quali sono quelli che ti hanno saputo dare qualcosa in più e quel qualcosa cos’ è ?:
Quest’estate ho apprezzato molto coach De Raffaele, e adesso Cece Ciocca…tutti e due m hanno saputo dare molti consigli facendomi capire che ci tenevano a me e che migliorassi come giocatore.
Il tuo sogno nel cassetto come giocatore ?:
Giocare in serie A a Milano.
Cosa devi migliorare per raggiungerlo ?:
Devo riuscire a velocizzare tutti i movimenti abbinandole a scelte giusto durante il gioco…perfezionando il tiro e il palleggio.
Un saluto a :
A tutti quelli che mi vogliono bene…..Un saluto particolare a coach Martini che m ha dato la possibilità di fare questa intervista
(emme-erre)
Nessun commento:
Posta un commento